venerdì 23 aprile 2010

From the Academy Award Winner Adrien Brody... HIGH SCHOOL!

Se chiedo a Internet chi è Adrien Brody, Internet mi risponde che è un'attore statunitense, e

"Diretto da registi di fama come Barry Levinson (nel 1999, in Liberty Heights) e Ken Loach (nel 2000, in Bread and Roses, presentato al Festival di Cannes), Brody è ormai pronto per la consacrazione definitiva nello star system hollywoodiano che (dopo L'intrigo della collana, del 2001) puntuale arriva nel 2002, quando interpreta in Il pianista (The Pianist) l'intensa e commovente parte di Wladyslaw Szpilman, il pianista che grazie alla sua arte riuscì a sopravvivere nel ghetto di Varsavia.

Il film - per la regia di Roman Polanski - registra un grande successo di critica e di pubblico e vale a Brody nel 2003 il Premio Oscar come miglior attore protagonista nonché il Premio César della critica.

Nel 2003, 2004 e nel 2005 ha interpretato i film The Singing Detective, The Village e The Jacket.

È stato fidanzato con l'attrice spagnola Elsa Pataky.

È tuttora l'attore più giovane ad aver vinto il Premio Oscar di miglior attore a soli 29 anni."

OPPURE:

"da Hollywood ai film indipendenti europei, il passo è molto breve. Considerato per Pearl Harbor (2001), sceglie invece i drammatici Intrigo della collana (2001) e Harrison's Flowers (2001), fino a quando Roman Polanski non lo sceglierà per la più brillante delle sue interpretazioni: quella di Wladyslaw Szpilman, il giovane e talentuoso pianista ebreo che cerca di sfuggire all'Olocausto ne Il pianista (2002). Arriva immancabile l'Oscar per il miglior attore protagonista, nonché una vagonata di premi internazionali come il César."

Ecco. Il penultimo film che ha fatto Adrien è stato il tremendissimo Giallo (oltre il brutto), per la regia di Dario Argento (gravissimo errore). Ma le scusanti c'erano tutte: amico della figlia, vacanza in italia... un passo falso possono farlo tutti. Il film in uscita è PREDATORS. E anche se a dirigere è il talentuoso Nimròd Antal, alla produzione c'è Robert Rodriguez, un quarantenne che elargisce "how to fuck" negli extra dei dvd, veste perennemente da motociclista con la bandana e pensa di essere un figo (e in genere le imbrocca, però.). Qui Adrien interpreterà un mercenario che va su un pianeta di alieni nel ruolo che - ideologicamente - fu di Schwarzenegger (WTF d'ufficio).

MA. Il suo PROSSIMO film. Sarà una commedia ambientata in un liceo dove per riusultare negativo ad un controllo per sostanze stupefacenti, uno studente cercherà di farle assumere a tutto l'istituto. Interpreta il pusher pazzo. Dagli stessi produttori di... UHM... The Zone, Night of the Demon, e Autopsy. Di cui abbiamo una bellissima DIAPOSITIVA:

Well, I spit on your grave, And I LOL on your Pianist,  Adrien.

He pulled first. I was justified.

Elmore Leonard è uno scrittore statunitense pubblicato in italia dagli anni '70 ma che sul nostro mercato ha conosciuto la fortuna con le trasposizioni cinematografiche di Get Shorty, Be Cool, Out of Sight, Jackie Brown, e quel Treno per Yuma.

Raylan Givens è uno dei suoi personaggi ricorrenti, uno U.S. Marshall del Kentucky"old fashioned", che male riesce ad adattarsi agli standard procedurali moderni, cosa che gli procura difficoltà con i suoi superiori. Raylan Givens è, fondamentalmente, lo sceriffo che difende il fortino. Vecchi metodi, tempi moderni.

Timothy Olyphant negli ultimi anni si è fatto notare in film più o meno riusciti (la ragazza della porta accanto, Hitman, Die Hard 4, A perfect Getaway, la città verrà distrutta all'alba), ma sempre e comunque per una presenza scenica che spesso travalicava la qualità di film e cast, ricordando il  Bill Paxton che è stato e il Billy zane che poteva essere.

Lui è Raylan Givens, e probabilmente non poteva essere altrimenti.

Justified 

(13 episodi, al momento 7 trasmessi) ha tutte le carte in regola: ottimi dialoghi, personaggi solidi e ben costruiti, una buona regia e l'atmosfera adatta di quel "dannato sud" da cui ogni personaggio sembra voler fuggire. Consigliata?Diavolo, si.



C'è una scommessa in corso con la signorina Violetta in caso di pessimo script sentimentale, ma... ci auguriamo di cuore che non succeda.

martedì 20 aprile 2010

From Paris With Love (ma anche no)

Non capisco esattamente dove, sulla carta, John Travolta e Brian Slade vestiti da Vin Diesel e Johnny Depp diretti da Pierre Morel, in un action ambientato a Parigi, dovrebbero funzionare. Perché... secondo me non sono una buona idea, nemmeno detta così.

Ma Luc Besson ha tasche grandi così e produce alla grande quindi eccoci qua. L'opinione è che Taken è stato un'incidente di percorso. Di bello c'è il look di Travolta. Le battute sono roba da alzarsi e andarsene (Wax on, Wax off? WTF). C'è una citazione al Royale con formaggio nel momento sbagliato e troppo, troppo mal gestita.

Per il resto: HAI FATTO UN BRUTTO FILM, MOREL.

E per TravoltEXTREEEEME .... WORST ACTING EVER da Battaglia per la terra.

"I'm sooo EXTREME I shit Vin Diesel"

domenica 18 aprile 2010

The Book Of Kells, ovvero col cazzo che lo vedi in sala

Ormai non dò più nessun peso alle nomination dell'Academy, in particolar modo alla voce animazione è come ripetere una barzelletta: "Pixar, Dreamwork, Miyazaki, un lavoro indipendente visto da tre tizi e un film in stop motion entrano in un bar...", in base alla disponibilità sul mercato, tendenzialmente... comunque sia, quest'anno c'è stato un titolo nel mazzo, che mi aveva incuriosito particolarmente: The Secret Of Kells.

Co-produzione Franco-Belga-Irlandese di Cartoon-Saloon, casa Irlandese, che come dice il titolo racconta della genesi del Libro di Kells, o Il grande Evangeliario di San Colombano, realizzato da monaci miniatori irlandesi nell'800 tra il monastero dell'isola di Iona e l'abbazia di Kells (e tutt'ora conservato al Trinity College di Dublino). Se vi sembrasse troppo noioso: sono monaci miniatori sotto assedio. Dei vichinhi. Che fortificano mura difensive delle abbazie. Che per tramandare il Libro scappano per mezza irlanda mentre i vichinghi ne massacrano l'altra metà (ho di nuovo la vostra attenzione? Ok) .

Il gusto estetico di The book of Kells ricorda il le serie di Tartakovskyper Cartoon Network, in particolare Samurai Jack, e a parte alcune scelte nella regia (in particolare  dei giochi di ombre nelle sequenze con i vichinghi), le similitudini finiscono lì. La scelta cromatica delle ambientazioni riesce nell'arduo compito di descrivere la natura irlandese, e immedesimarsi, complici le ottime musiche (di Coulais, già ascoltato su Coraline di Selick), mentre nonostante il design dei personaggi apparentemente possa suggerire un prodotto per una fascia di età più tenera, il film ha un target perfettamente centrato, e un paragone con la produzione di Miyazaki non solo non sarebbe fuori luogo, ma è più che spontanea.

IN BREVE: il fascino di riscoprire l'animazione 2d con un bel messaggio, una bella storia vera, in un paesaggio stupendo che è l'irlanda, con una grande colonna sonora (senza Enya!)

Insomma, un prodotto (e una casa) da tenere d'occhio, specialmente quando si dice che l'animazione è morta e il futuro ha gli occhialini in sala.




Inoltre: animazione europea che non ha un cazzo da invidiare a Miyazaki e snobbarla?

Cioé, dovete essere veramente dei minchioni.

venerdì 9 aprile 2010

No. Siamo FUORI TEMPO MASSIMO.

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/magazine/2010/04/09/AMkkKraD-burlesque_piace_spogliarello.shtml

qualcuno non è stato avvisato della morte del Burlesque agli inizi del secolo e dell'appropriazione indebita del nome da parte di stripper più o meno preparate (anche se propenderei per la seconda ipotesi).*

Inoltre sapete cos'è morto? Il Vaudeville!

PS:I DARE YOU NOT.

venerdì 2 aprile 2010

NON ME LO DOVEVI FARE, NON ME LO DOVEVI FARE!

Vado subito al punto: la Lucky Red ha fatto LA cazzata distributiva per un film che è stato nel cassetto per più di un'anno, e chi ha seguito un minimo la vita distributiva incasinata, a tutti piaceva ma nessuno voleva distribuirlo: parlo ovviamente di I LOVE YOU, PHILLIP MORRIS che esce oggi nelle nostre sale per Lucky Red con il titolo "Colpo Di Fulmine - Il Mago Della Truffa".

Lucky Red è da sempre una distribuzione famosa per aver portato in Italia pellicole a tematiche omosessuale, quindi la domanda spontanea è:

Perché cazzo spacciare la storia della vita di Jay Russell (dal suo coming out, al periodo in prigione, i tentativi di evasione e l'amore per Phillip Morris), come un "bugiardo bugiardo 2: now with more gay jokes" ?
Inoltre si parla di censure piuttosto pesanti, per aggirare un possibile divieto ai minorenni ma sopratutto al popolo dei benpensanti (e così eliminando una "fastidiosa" scena di sesso tra... MASCHI! Ebbene si, in una commedia GAY, tra personaggi GAY, c'era una scena di sesso GAY, ma don't worry ma'am... dovreste essere incolumi)

Chi rimarrà sicuramente fregato da questa operazione saranno gli spettatori occasionali, non i cinefili e i navigatori esperti che già da un'anno sono ben informati su questo film. Trovo una vera presa in giro da parte della distribuzione spacciare come commedia per famiglie un film che è tutt'altro (per quanto possa essere stato ripulito).

Detto questo rimando all'agghiacciante intervista con la Lucky Red sul cineblog, e a Friday Prejudice, e fate del vostro peggio, specialmente sull'intervista della Lucky Red che ha scritto roba che non si può leggere. Ringraziamo invece Kekkoz per la presenza settimanale.

(Cinema, due domeniche fa, trailer antecedenti a Fuori Controllo. Trailer di Colpo di Fulmine)

F: ah, un nuovo film con Jim Carrey, non me lo voglio perdere, dev'essere forte!

Io: NO CAZZO!