domenica 18 aprile 2010

The Book Of Kells, ovvero col cazzo che lo vedi in sala

Ormai non dò più nessun peso alle nomination dell'Academy, in particolar modo alla voce animazione è come ripetere una barzelletta: "Pixar, Dreamwork, Miyazaki, un lavoro indipendente visto da tre tizi e un film in stop motion entrano in un bar...", in base alla disponibilità sul mercato, tendenzialmente... comunque sia, quest'anno c'è stato un titolo nel mazzo, che mi aveva incuriosito particolarmente: The Secret Of Kells.

Co-produzione Franco-Belga-Irlandese di Cartoon-Saloon, casa Irlandese, che come dice il titolo racconta della genesi del Libro di Kells, o Il grande Evangeliario di San Colombano, realizzato da monaci miniatori irlandesi nell'800 tra il monastero dell'isola di Iona e l'abbazia di Kells (e tutt'ora conservato al Trinity College di Dublino). Se vi sembrasse troppo noioso: sono monaci miniatori sotto assedio. Dei vichinhi. Che fortificano mura difensive delle abbazie. Che per tramandare il Libro scappano per mezza irlanda mentre i vichinghi ne massacrano l'altra metà (ho di nuovo la vostra attenzione? Ok) .

Il gusto estetico di The book of Kells ricorda il le serie di Tartakovskyper Cartoon Network, in particolare Samurai Jack, e a parte alcune scelte nella regia (in particolare  dei giochi di ombre nelle sequenze con i vichinghi), le similitudini finiscono lì. La scelta cromatica delle ambientazioni riesce nell'arduo compito di descrivere la natura irlandese, e immedesimarsi, complici le ottime musiche (di Coulais, già ascoltato su Coraline di Selick), mentre nonostante il design dei personaggi apparentemente possa suggerire un prodotto per una fascia di età più tenera, il film ha un target perfettamente centrato, e un paragone con la produzione di Miyazaki non solo non sarebbe fuori luogo, ma è più che spontanea.

IN BREVE: il fascino di riscoprire l'animazione 2d con un bel messaggio, una bella storia vera, in un paesaggio stupendo che è l'irlanda, con una grande colonna sonora (senza Enya!)

Insomma, un prodotto (e una casa) da tenere d'occhio, specialmente quando si dice che l'animazione è morta e il futuro ha gli occhialini in sala.




Inoltre: animazione europea che non ha un cazzo da invidiare a Miyazaki e snobbarla?

Cioé, dovete essere veramente dei minchioni.

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