lunedì 1 marzo 2010

Devo dimenticarmi di non dimenticare

Ogni volta ci casco. C'è sempre qualcosa, nel profondo che mi dice "ma non dovevi non tornarci?" ma è seppellita da voci che urlano fortissimo parole come "chimichanga", "tortillas", "burrito", "jalapeno" come scimmie impazzite.

Ogni, volta il giorno dopo, come i tamburi che si avvicinano nella foresta nera, e si fanno sempre più insistenti man mano che si avvicinano, ricordo perché.

Il signor Nolan mi suggerisce (*) la soluzione sotto forma di Rebus (4, 1) sul corpo di Guy Pearce, too kind, mr Nolan! Potrei prenderla in considerazione la polaroid però.

"don't believe his lies. he's the mexican cook."

(*) elio invece propone più semplicemente "c'è un dirigibile marrone, senza elica e timone, dentro me"

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